La curva è sottile,
secca, asciutta.
Gravita il crinale sul bosco,
fremi per me,
di paura e di oscuro presagio.
M'illude l'altra sponda
nel caso fuggissi.
-Non hai scelta-
mi dicono i tetti
della grande metropoli.
Il minotauro dipana il suo filo,
aria e catrame bollente.
Sale la rabbia fino a te che sai di più,
mentre inizia dove finisce la danza dell'estate.
Sfreccia il treno
e più non passa la notte.
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