Eterno ritorno,
trine d'altro tempo,
che ripercuote il salto teso.
Gioia inesplosa,
incompresi soli
e lune
e stelle.
E uragani
che piovono ovunque,
e tempeste di sabbia sempre in piedi
il resto del bene,
dell'amore che grida,
dell'urlo.
Finito il tempo dei pavoni e del loro lamento.
Occhio che vede
l'altre donne che sono.
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