giovedì 3 febbraio 2011

casa

Il posto della storia,
piccolo artiglio
che disincanta la vita.
Il posto del calore
che ovatta l'inverno,
il freddo lì fuori.
Il posto delle voci,
e degli echi migliori
di chi non abbandona la presa
e crede alle promesse
della terra fiorita.
Il posto della frutta matura,
dell'uva ancora acerba,
degli odori, dei sapori.
Presenze d'aria,
sorriso e saluto che viene.
Rosa, ma non di confetto,
di tenero abbraccio bambino,
di petalo, di cielo che protegge.
Casa di sasso, di ghisa, di legno odoroso.
Fuochi accesi 
la sera.
Torni la notte.







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